La progettazione di un cavo audio può prendere molto tempo, spesso anni per arrivare ad un prodotto performante che si possa inserire all’interno di catene di livello.
Si parte con una geometria che determina dei valori di base RLC sui quali basarsi.
La geometria non è altro che la modalità con la quale i conduttori sono posizionati, la distanza fra di loro ed il numero di conduttori che si decide di utilizzare.
Ad una geometria sono associate delle misure RLC che rappresentano la carta d’identità del cavo.
Di fatto una volta partiti da un modello base, si deve costruire un modello descrittivo che, attraverso una serie di relazioni matematiche leghi numero di conduttori, mutua distanza e ascolto al variare appunto di quanti conduttori si vanno ad utilizzare.
Se si riesce ad arrivare ad un modello descrittivo “accurato” credo sia ovvio che diventa banale salire sulle prestazioni del cavo o scendere per i modelli più economici.
La parte complicata è appunto sviluppare un modello descrittivo.
Sviluppare un modello descrittivo utilizzando conduttori di sezione diversa aumenta esponenzialmente il livello di complessità perché a questo punto bisogna legare gruppi di conduttori di sezione diversa e qualunque minimo errore determina uno squilibrio sulla omogeneità all’ascolto.
Per questa ragione lo sviluppo della geometria Silcable a sezione differenziata con compensazione sulla massa, una geometria estremamente complessa, ha preso oltre due anni di lavoro arrivando ad un modello definitivo solo nel 2013.
Un approccio molto simile è stato utilizzato sia per i cavi di potenza che per quelli di alimentazione anche se i tempi sono stati più ridotti.
Discorso diverso per gli accessori audio dove le fasi di sviluppo sono completamente diverse.
Si parte dal disegnare il nostro accessorio su una stazione CAD con un software dedicato.
Una volta terminata la parte disegno si fanno una serie di prototipi con materiali base da stampare grazie alla tecnologia 3D.
In genere il passaggio dal primo prototipo alla versione definitiva passa per un certo numero di raffinamenti.
Solo dopo essere arrivati alla versione definitiva si valutano i materiali più idonei e si passa alla produzione.
Questo vale per i supporti elettroniche e supporti cavi.
Per quanto riguarda invece la Ground Box, Ground Station e Distributore di Corrente (Ciabatta) si deve aggiungere al disegno su stazione CAD anche le lavorazioni CAM per arrivare al prodotto definitivo.
Questo in genere passa per diverse lavorazioni con frese dedicate in modo da arrivare ad un risultato con contenute tolleranze dimensionali.
Il risultato sono degli oggetti funzionali ma anche gradevoli alla vista con una lavorazione finale a Gomma Lacca che da una finitura estremamente elegante.